AAA cercasi demone danzante, prima esperienza, tramonto offresi.

Hai mai danzato col diavolo nel pallido plenilunio?

Ha la mano fredda e le dita sono adunche. Lo guardi, non vedi il viso ma lo riconosci in ciò che hai sempre temuto e voluto, tentazione e repulsione. Non parla ma le parole mormorate ti stringono la mente. Danza, danza con lui. 
è un invito e chissà perchè non è il rosso fiamma a venirti in mente ma il verde pallido di foglia morente. Chissà qual è la musica del Maestro..è sacra, cori angelici, organi, tutto in maggiore, batti la bacchetta sul leggio, quattro quarti signori. Niente di più innocente.
Perchè nell'innocenza si annida. Come potrebbe essere diabolico se fosse diversamente?
Forse lui se lo aspetta..
Seguilo perchè chi ha deciso cos'è male ha peccato egli stesso di presunzione. Seguilo perchè tu decidi ed è quel tocco da pianista ormai freddo che cerchi.
Margherita qui danza. Margherita qui sboccia.
La nascita e la crescita in seno del Diavolo. A sentire gli intellettuali benpensanti, quasi un ossimoro. Dio (touchè), quanto amo gli ossimori.
Il tramonto, il confine, l'uomo attratto dalla linea che determina un limite. La fine del giorno (l'inizio della notte?). Quale pista migliore per un valzer in quattro quarti?
Ti porta in terra desiderata, Margherita. Il Maestro ti accompagna nell'esplorazione non del finito ma di ciò che fa finire. E sempre, sempre, fa iniziare ciò che c'è al di là.
Perdendoci in questo gioco di parole. Inizio confine fine confine inizio. E se l'inizio fosse stata la fine?
Scorgetele, ve ne prego, le due ombre timidamente e appassionatamente abbracciate. Una si staglia sull'arancia ardente ormai caduta, è magra ed elegante. Se strizzate gli occhi noterete che le dite lunghe e scheletriche serrano con forza senza fare male. Ma pretendendo.
L'altra è bassa, boccoli d'oro vestito azzurro. Qualcuno deve aver parlato di lei in qualche favola. In ogni favola, solo che spesso la si cambiava di abito e di nome.
In questo particolare racconto si chiama Margherita, che altro non è che un indegno omaggio ad un'alunna del Maestro forgiata da mente esimia.
Danza nel pallido rosso fuoco, arancione arancia, verde morente plenilunio. Che è fine è inizio è confine è terra di nessuno.





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1 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi hai fatto venire voglia di leggere quel libro, mannaggia a te.. :-)

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